Curriculum vitae:
Cristina Alaimo
Nata ad Oderzo, Treviso, vive a Martellago, nella Città Metropolitana di Venezia.
Scenografa, costumista, illustratrice e decoratrice d'interni.
Dal 2022 è Docente a contratto di Scenografia all'Accademia di Belle Arti di Macerata, dove, dal 2023, è docente anche di di Scenografia per il cinema, al biennio di Regia.
Dal 2024 è Docente a contratto di Scenotecnica- Tecnologia e materiali applicati alla scenografia, triennio e biennio, all' Accademia di Belle Arti di Venezia.
Dal 2025 è docente di Scenografia e di Interior design e decorazione presso l'università di Tangshan, in Cina.
Studi
Dopo la maturità artistica conseguita con il massimo dei voti al liceo artistico Statale Santa Caterina di Treviso, prosegue gli studi presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia, conseguendo la laurea con lode in Scenografia, con il Prof. G. Soccol, nel 1997, con una tesi in Storia della musica e dello spettacolo ( relatore Prof. Paolo Cossato), dedicando la sua ricerca all'Opera d'arte vivente dello scenografo Adolphe Appia e alla sua collaborazione con Émile Jaques-Dalcroze ad Hellerau, Dresda.
Nel 2022 consegue la Laurea magistrale con il massimo dei voti e lode, in Storia delle Arti e Conservazione dei Beni artistici, presso il dipartimento di Filosofia e Beni Culturali dell'Università Ca'Foscari di Venezia, con una tesi finale nell'ambito delle Discipline dello spettacolo, in Storia della Scenografia e dello spazio teatrale (relatore Prof. ssa Maria Ida Biggi e corelatore Prof.ssa Cristina Grazioli, Università degli Studi di Padova), dedicando lo studio ai progetti scenografici wagneriani di Mariano Fortuny y Madrazo e al suo contributo per il rinnovamento dei teatri d'Opera nella prima metà del Novecento. In corrispondenza di quest'ultimo percorso di studi svolge un tirocinio formativo presso la Fondazione Giorgio Cini, Istituto per il Teatro e il Melodramma di Venezia.
Frequenta numerosi corsi di livello avanzato presso la Scuola internazionale di Illustrazione di Sarmede (TV), con importanti Maestri illustratori, tra cui Giovanni Manna, Gabriel Pacheco, Johanna Concejo, Linda Wolfsgruber e Paolo Domeniconi, sviluppando la conoscenza delle tecniche dell'arte e della semiotica dell'immagine e partecipando alle mostre internazionali promosse dalla Fondazione Štěpán Zavřel.
Si specializza con il Master di primo livello ( 1500 0re) in illustrazione per l'editoria, conseguito con il massimo dei voti e lode, alla Scuola di Illustrazione Ars in Fabula, (Accademia di Belle Arti di Macerata), con un progetto di narrativa illustrata su un testo di Nicola Cinquetti, "Pilotto", per la casa editrice Rizzoli.
Esperienza professionale in ambito teatrale, allestimenti, mostre ( selezione)
In ambito professionale si dedica, dal 1995, alla progettazione e creazione scenografica per spettacoli di prosa e d'Opera, iniziando come assistente di Ruggero Vitrani, con la regia di Simona Marchini, con la produzione di "Tosca" di G. Puccini e "Sì" di Mascagni al festival operistico di San Giminiano e al Teatro La Gran Guardia di Livorno.
Con la regista Elena Barbalich, collabora come scenografa alla creazione della messa in scena per "Phonophonie" di M. Kagel (prima rappresentazione italiana), e "Die Rätsel von Mozart" di M. Cardi, M. D’Amico, O. Neuwirth, F. Nieder e B. Olivero (prima rappresentazione assoluta), in scena nel febbraio del 1999 al Teatro delle Fondamente Nuove di Venezia per la Fondazione Malipiero, in collaborazione con il Teatro La Fenice.
Nel 1999 vince il premio acquisto della Fondazione Bevilacqua la Masa di Venezia, e espone alla mostra collettiva, nello stesso anno espone in una mostra personale presso la St Martin in the Fields Gallery di Londra.
Fa esperienza in diversi laboratori scenografici e di decorazione come scenografa realizzatrice( pittura, scultura e decorazione) e decoratrice di interni: La Bottega Veneziana, Decorpan, Tavagna Realizzazioni Scenografiche e La Veneziana Allestimenti, Studio Sectio Aurea 1618, MISS, .
Nel 1999 inizia a lavorare in Germania come assistente dello scenografo e scenotecnico Prof. Daniele Paolin, per produzioni d'Opera per compagnie indipendenti, con la regia di Francesco Privitera.
Nel 2000 disegna le scenografie per "Nabucco" di G. Verdi, con la regia di Günter Roth, al Freilichtbühne Loreley a Sankt Goarshausenin in Germania, dal quale è conseguita un' intensa attività di tournée in molte città in Germania.
Nel 2001 ottiene l'incarico di Assistente agli allestimenti scenici presso il Deutsche Oper am Rhein di Düsseldorf e Duisburg, dove cura l'allestimento di numerose produzioni di spettacoli d'Opera, Kinder Oper e balletto, seguendone tutte le fasi, dalla progettazione alla cura della realizzazione in laboratorio, alle prove e alle co-produzioni con altri teatri internazionali, collaborando con scenografie e registi di fama internazionale. Inizia qui la sua collaborazione con l'artista londinese Polly Hope, di cui è stata assistente. Durante i quattro anni trascorsi in Germania collabora con la ditta ArtLogic, (light design, allestimenti teatrali e fieristici).
Nel frattempo, dal 2002, ha inizio la sua collaborazione con Gian Maurizio Fercioni, con il quale cura molti progetti operistici: "Orphée aux Enfers" di Offenbach al Teatro Municipale di Nizza e "Don Giovanni" di Mozart al Festival di Strasburgo, "Falstaff" di Verdi, prodotto dal Teatro Verdi di Trieste, con la regia di A. Calenda, "Il Capriccio" di R. Strauss con la regia di T. Richter, coproduzione tra il Teatro dell'Opera di Dusseldorf e il Teatro la Fenice di Venezia, dove, con la regia di G. Morassi, con il quale collaborano anche per "L'Elisir d' Amore" di Donizzetti.
Ancora con lo scenografo e maestro di tatuaggio G. M. Fercioni, progetta e si occupa personalmente della realizzazione delle installazioni scenografiche per la mostra "Sul filo della lana", curata da Philippe Daverio, per il Museo del Territorio di Biella, ( catalogo Ed. Skira).
Cura diverse mostre tra cui l'evento espositivo "Padiglione Italia, Esserci 13x17", in occasione della Biennale di Venezia, inaugurata presso la chiesetta di San Gallo a Venezia, quindi a Napoli, Milano, Palermo e Biella, Murano e Potenza, con Elena Agudio, Momò, Philippe Daverio e Jean Blanchard, catalogo Rizzoli "13x17, un'inchiesta eccentrica sull'arte italiana".
Con Roberta Puddu, Sectio Aurea 1618 e Razzle Dazzle, cura il progetto e la realizzazione dell'allestimento espositivo per la mostra "Sovrane fragilità", ( porcellane e argenti di Capodimonte), a cura di Ginevra Elkan, presso la Galleria Agnelli, al Lingotto di Torino. Ancora in collaborazione con Puddu, esegue la ricostruzione e i disegni in scala 1:1 dei cartoni da spolvero, per il restauro filologico della volta della Sala delle Cariatidi in Palazzo Reale a Milano.
Nel 2002 inizia la collaborazione come scenografa e costumista con il registra Jerome Savary, prima per le sue produzioni al teatro dell'Opera di Düsseldorf, "Carmen" di Bizet e la sua creazione "Carmen II", quindi per "Turandot" di Puccini al Teatro di St. Gallen in Svizzera e successivamente per un nuovo allestimento per "Carmen" di G. Bizet, all' Arena antica d’Orange in Francia (Chorégies d'Orange), quindi al Teatro Nazionale di Seoul in Corea e al Teatro Bunkakaikan di Tokyo, con la direzione del Maestro M.W. Chung. Di queste produzioni ha curato il progetto della scenografia e ne curato la realizzazione, presso i laboratori scenografici di Budapest ( Art Dèco), di Osaka, e di Seoul.
Nel 2004, per la produzione di teatro di prosa di Martin Mc Donagh, "The Pillowman", con la regia di Martin Plass, al Schauspielhaus di Mainz, Germania, progetta e realizza scene e costumi.
Nel 2005 è docente di Scenografia al Corso per Tecnici avanzati di palcoscenico presso il Teatro Comunale di Bolzano, dove cura e sviluppa il progetto multimediale "Minotauro Mnemosine", è regista del Arthouse film omonimo. Nel 2007 per il Winterfestival del Teatro di Bolzano, crea l'opera pastice "Il filo d'Arianna", della quale si è dedica anche alla stesura del libretto oltre alla regia, alle scene e ai costumi.
Tra le diverse mostre personali e collettive ricordiamo: "Devozioni domestiche" al contemporaneo di Mestre, a cura di R. Caldura ( catalogo ed. il Poligrafo), "Praga magica" presso la Quadriennale di Arti sceniche di Praga, ( catalogo ed. Moleskine), "Una camera per Pierre Restany" per gli eventi collaterali della Biennale di Venezia, a cura di Ruggero Maggi, catalogo ed. Marsilio), "Non badate a me", personale presso la Galleria dell'Artistico di Treviso, diverse edizioni della "Mostra internazionale di Illustrazione", della Fondazione Stephan Zavrel di Sarmede ( itinerante), "Mai dire mai, Servire il pop", a Parma, catalogo ed Nuages, e "RiVolti" alla galleria Papillon di Bologna ecc.
Nel 2009 prosegue la collaborazione con il Teatro di Bolzano, per le produzioni della prima nazionale di "Julie" di Philippe Boesmans, con la regia di M. Schweigkofler, di cui cura scene e costumi.
Successivamente, con la regia di S. Pasqualetto, progetta e realizza scene e costumi per le opere "The Telephone" di G.C. Menotti e "La Voix Humaine" di F. Poulenc, che hanno seguitato ad essere ripresi in numerosi teatri italiani, (Teatri comunali di Ravenna, di Treviso, di Lucca , di Piacenza).
Tra le tante collaborazioni di rilievo, con scenografie. registi, ricordiamo ancora "Turandot", produzione del Teatro dell'Opera di Roma, alle terme di Caracalla, con E. Toffolutti e la regia di H. Brockhaus ( assistente scene, regia e costumi), e "Lucio Silla" di Mozart, con la regia di J. Flimm e scene di G. Bussman, coproduzione tra il Teatro La Fenice di Venezia e il Festival di Salisburgo, messa in scena in entrambi i teatri.
Nel 2018, per l'apparato didattico della mostra "Tintoretto: artist of Renaissance Venice", a cura di Frederick Ilchman e Robert Echols, progetta, e realizza in collaborazione con Federica Cavallin, le maquettes scenografiche in ceroplastica restitutive delle opere di Jacopo Robusti, che sono state esposte presso il Palazzo Ducale di Venezia, e quindi presso la National Gallery of Art di Washington, USA .
Nel 2024 cura la realizzazione degli allestimenti scenici dell'opera "Cenerentola" di Rossini ( workshop di realizzazione scenografica) dell'Accademia di Belle Arti di Venezia in collaborazione con il Teatro Olimpico di Vicenza ( Vicenza in lirica), con la regia di Bepi Morassi e le scene di Bruno Antonetti.
Nel 2024 cura la realizzazione degli allestimenti scenici del opera "Arcifanfano re dei matti", di Galuppi, ( workshop di pittura di scena ) dell'Accademia di Belle Arti di Venezia in collaborazione con il Teatro la Fenice di Venezia, presso il Teatro Malibran, con la regia di Bepi Morassi e le scene di di Matteo Corsi.
Nel 2024 lavora come Scenografa e costumista per l' Arthouse film " La paura dei numeri", con la regia di Mauro John Capece, prodotto da Picus, Macerata.
Nel 2025, collabora come scenografa con la regista Maria Sole Cingolani, per la puntata pilota della serie " L'urlo della Sibilla" , prodotto da Etra Film Production di Camerino.
Nel 2025 è presidente di giuria del festival di Stop motion, a cura di Quarta Parete, Andrea Viggiani e Michelangelo Morello, presso il museo M9 di Mestre Venezia, dove cura anche la mostra "Che forte! Diorami scenografici", esponendo le creazioni degli studenti ABAVE del suo corso di tecnologie e materiali applicati alla scenografia.
Nel 2025 inizia la collaborazione con la compagnia indipendente di teatro FARMACIA ZOOÈ, progetta, e realizza in collaborazione con Karol Urban, le scenografie per la pieces teatrale "Berlino. Interno 7", di Marco de Rossi, con la regia di Marco Duse. Lo spettacolo ha debuttato nel giugno 2025 al festival "Scene di Paglia" a Mirano, Venezia.
Attualmente sta collaborando come scenografa ( progetto. realizzazione) alla creazione di due film in stop motion, rispettivamente con la regia di Stefano Tambellini e di Solenn Le Marchard.
Mostre personali e collettive
Prosegue in parallelo l'attività di ricerca artistica nelle arti visive, esponendo le proprie opere grafiche, pittoriche, fotografiche ed installazioni in mostre personali e collettive, tra le quali si ricordano: premio della Fondazione Bevilacqua la Masa di Venezia nel 1997, la mostra bipersonale Space-variable alla Saint Martin-in-the-Fields Gallery di Londra del 1998, tre partecipazioni agli eventi collaterali per la Biennale di Venezia, la partecipazione alla Quadriennale di Arti sceniche di Praga del 2011, numerose mostre d'illustrazione Le immagini della fantasia della Scuola di illustrazione di Sarmede, mostra collettiva Devozioni domestiche al Contemporaneo di Mestre, happening Nuove nature morte alla 3D di Mestre, la personale Non badate a me alla Galleria dell'Artistico di Treviso, oltre alla partecipazione alla Fiere d'arte di Berlino e Torino, progetti di Mail Art con Ruggero Maggi e collettiva Ri-volti alla Galleria Libellulas di Bologna. Nel 2019 ha collaborato inoltre alla creazione dell'apparato didattico della mostra Tintoretto 1519-1594, con i curatori Robert Echols e Frederick Ilchman, esponendo maquette in ceroplastica presso il Palazzo Ducale di Venezia, per la Fondazione Musei Civici di Venezia e presso la National Gallery of art di Washington.
Nel 2005 ha ideato e curato l'esposizione-evento Padiglione Italia Esserci, in occasione della Biennale di Venezia, con la storica dell'arte Elena Agudio, l'artista Momò Calascibetta, dal quale, con il critico Philippe Daverio e il gallerista Jean Blanchaert, è sorto il volume 13x17. Mille artisti per un'indagine eccentrica sull'arte in Italia, pubblicato dalla casa editrice Rizzoli.
Attività di ricerca e didattica
Per quel che riguarda la ricerca artistica specialistica in ambito teatrale, nel 2020, ha partecipato come relatore al Convegno di Studi Lumière Matière, promosso dal gruppo di ricerca Lumière de Spectacle, realizzato in collaborazione con l’Istituto per il Teatro e il Melodramma e l'Università degli Studi di Padova, dall'Università Ca'Foscari di Venezia e dall'Università francese di Lille, dando il proprio contributo con un intervento dal titolo "La luce materia di Mariano Fortuny. La messa in scena de I Maestri cantori di Norimberga al Teatro Reale dell'Opera di Roma" i cui Atti sono stati pubblicati in Lumière matière, variazioni et perspective, a cura di Cristina graziai, Antonio Palermo e Véronique Perruchon dalla casa editrice Septentrion presses universitaires.
Si è da sempre dedicata alla didattica dell'arte, sia per bambini, ragazzi ed adulti, sia come docente sia in corsi di teatro, disegno, pittura ed illustrazione, anche in collaborazione con centri di promozione culturale come musei (Museo per Bambini di Siena, Palazzo Foscolo, Museo A. Martini di Oderzo), Biblioteche e Associazioni culturali, ma anche con Centri di recupero di persone in difficoltà, sempre finalizzando il proprio intervento alla diffusione della conoscenza delle pratiche artistiche, a beneficio del prossimo, quale valore sia culturale sia sociale.
Dal 2022 è Docente a contratto di Scenografia per il Triennio, secondo e terzo anno, all'Accademia di Belle Arti di Macerata.
Dal 2024 è Docente a contratto di Scenotecnica- Tecnologia e materiali applicati alla scenografia, triennio e biennio, all' Accademia di Belle Arti di Venezia.
Nel 2022 ha partecipato come relatore al Festiva di Scenografia, Prima Scena, con la direzione artistica di Dante Ferretti.
Lingue
Italiano Madrelingua
Inglese B2.2
Tedesco B2